Libero Tassella - anno scolastico 2008-2009
Libero Tassella - 12-08-2009
E se il prossimo anno gli insegnanti, gli studenti, i dirigenti scolastici rinviassero tutti al mittente le prove Invalsi, non compilandole, lasciandole in bianco? Io credo che questi gesti, semplici e concreti, possono caratterizzare da questo momento in poi la protesta degli insegnanti , insomma a fronte di questa becera scuola legale, dove dire legale è solo un eufemismo, la scuola reale cominci, una buona volta, a reagire, non ad accettare passivamente, supinamente tutto e di più o si crede che esistano solo gli scioperi, le manifestazioni, le petizioni?
E i sindacati, sulle prove INVALSI? Che posizione hanno? Ancora una volta il silenzio!
Libero Tassella - 13-07-2009
Così titola la Tecnica della Scuola in un articolo, apparso sul sito internet della rivista, sulle reazioni dei sindacati ai tagli sull'organico di fatto largamente preannunciati (-5000 posti di cui oltre 535 in Campania) . Io vi domando: come si può ancora credere o si è potuto credere nelle promesse di una Ministra come la Gelmini che, dopo il suo giuramento al Capo dello Stato, ha avuto fin dal primo momento un solo e chiaro mandato dal suo Governo e in particolare dal Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, quello di tagliare personale? Di tagliare cattedre, di tagliare ore di lezione, di tagliare offerta formativa, di ridurre la presenza e il valore della scuola pubblica statale, di ridurre i costi di gestione all'osso? Una "Quintino Sella" in gonnella: bisognava e bisognerà ridurre i posti nella scuola pubblica statale ovviamente per risparmiare, per ora, 8 miliardi di euro, ma anche per aprire il mercato alla scuola pubblica non statale, un mercato forse ancora poco redditizio per il privato. In effetti noi ci troviamo al cospetto, sia pur all'interno di un diffuso processo di descolarizzazione iniziato da tempo, di un progetto di dismissione della scuola pubblica e di liberalizzazione del mercato dell'istruzione privata.
Libero Tassella - 27-06-2009
Detto in sintesi, se passa la legge Brunetta prima dell'estate, non esisterà neanche più il comparto scuola, quindi potrebbe cadere ogni ipotesi di elezione RSU nel dicembre del 2009, elezioni indette, qualche settimana fa, dalla sola flc CGIL; le conseguenze politiche e giudiziarie non sono facili da prevedere, contro le leggi si può anche ricorrere comunque intraprendere un'azione politica di interdizione; il rinvio della misurazione della rappresentatività sindacale per legge sarebbe un grave vulnus alla democrazia tout court e a quella sindacale in particolare.
Libero Tassella - 05-06-2009
Io credo che dopo quest' anno terribile, non sia giusto congelare la misurazione della rappresentatività sindacale per legge, la trovo un'azione di regime; anche con altre forme da concordare ma comunque endosindacali, i sindacati devono sottoporsi a breve ad elezioni per definire/ridefinire la rappresentatività sindacale; io non trovo giusto che gli insegnanti e in generale i lavoratori della scuola non possano esprimersi sul quanto e sul come i sindacati rappresentativi hanno fatto o non hanno fatto.
Libero Tassella - 02-05-2009
Il Decreto Ministeriale per l'aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento, DM 42/09, per i docenti precari della scuola impedisce il trasferimento della propria posizione dalla provincia di attuale inclusione ad un'altra provincia, ammettendo solo l'inserimento in coda in altre tre province.
Ciò significa impedire la mobilità territoriale all'atto dell'aggiornamento delle Graduatorie di chi è già incluso, in aperta violazione della sentenza del TAR Lazio del 27 novembre 2008, e dell'ordinanza del Consiglio di Stato del 24 marzo 2009 e di numerose altre sentenze del TAR non recepite dal D.M.42/2009.
Il decreto, uscito con un grande ritardo, aveva illuso i precari sulla volontà del MIUR di rispettare le sentenze della Giustizia Amministrativa.
Esso, invece , non ne ha recepita nessuna, obbligando i docenti precari a dare l'avvio a migliaia di azioni legali che potrebbero rendere ingestibili le graduatorie ad esaurimento, con pesanti conseguenze sul regolare avvio dell'anno scolastico, che inizierà con molte cattedre vuote e nel caos più totale.
Libero Tassella - 02-04-2009
In Lombardia, tra elementari e medie, gli studenti e le loro famiglie sono in fuga a rotta di collo nel privato, 10.000 esodi.
L'effetto Gelmonti si sta estendendo a macchia d'inchiostro dalla Padania e già oltrepassa il Rubicone. Si inizia a capire a cosa sia servita e servirà la forbice, potare in pubblico e rinfoltire in privato. .
Libero Tassella - 13-02-2009
Ci sentiamo profondamente umiliati , offesi, presi per i fondelli, non rappresentati da chi pensa di arginare i tagli proponendo paradossalmente al Ministro altri tagli di fondi alla scuola oltre quelli previsti dalla clausola di salvaguardia di Padoa Schioppa. Colleghi, questo è il sintomo che chi ha la presunzione di rappresentarci ha ormai perduto ogni contatto con la realtà della scuola reale, da troppo e da troppi anni questi signori sono in congedo sindacale.
Facciamo una proposta provocatoria di tagli...
Libero Tassella - 29-01-2009
Oggi possiamo dire che il sindacalismo scolastico è largamente in crisi e l'associazionismo professionale degli insegnanti è collassato se non defunto, proprio in un frangente in cui avremmo bisogno, di parti sociali forti e coese.

Noi, però, non siamo cambiati e rivendichiamo sempre le stesse cose: il riscatto della nostra condizione lavorativa, una migliore considerazione sociale, uno stipendio più dignitoso, il rispetto per la nostra professione.

Ma dobbiamo essere anche onesti con noi stessi fino in fondo, cari colleghi: se siamo come siamo la colpa è anche nostra.
Ci siamo illusi per anni che altri ci potessero rappresentare tout court, ma sbagliavamo.
Libero Tassella - 15-01-2009
L'11 dicembre 2008 con il ricordato accordo i concertativi hanno svenduto il più grande sciopero con una categoria ancora in mobilitazione e hanno confermato tale svendita la settimana dopo , sottoscrivendo ( CISL UIL SNALS FGU ex Gilda) con la sola eccezione della Flc CGIL un accordo contrattuale che definire infame è solo un eufemismo. Un contratto bidone che ora vorremmo che si ponesse almeno al vaglio della categoria , tanto mal rappresentata al tavolo della concertazione quanto a quello della contrattazione.
Sul precariato poi le OOSS si sono accontentate del solito tavolo tecnico, che in gergo politico, significa in pratica essersi accontentati di nulla.
Libero Tassella - 10-01-2009
Si vuole una graduatoria ad esaurimento che dia reali possibilità e garanzie di immissione in ruolo per chi in questi anni ha maturato una lunga, a volte pluridecennale, esperienza d'insegnamento, che va valorizzata e non limitata da anacronistici steccati territoriali, quali appunto sono ora le graduatorie ad esaurimento provinciali.
La nostra proposta ha la finalità di rispondere in modo efficace ed efficiente all'esigenza di stabilizzazione contrattuale del lavoro degli insegnanti e di lotta al precariato scolastico, attraverso l'azione congiunta sia dello scorrimento delle graduatorie ad esaurimento , trasformate da provinciali in graduatorie nazionali, sia della realizzazione di un piano programmatico pluriennale di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti, quindi non più solo su una parte di essi, come è accaduto finora .
Libero Tassella - 02-01-2009
Io credo che il problema sia innanzitutto quello di rendersi visibile, ma di una visibilità attiva, politica; quindi quella che potremmo chiamare " avanguardia", politicamente più motivata, attiva e cosciente, a mio avviso, dovrà assumersi l'onere di realizzare azioni eclatanti, ovviamente per fare tutto ciò c'è bisogno di una consapevolezza politica che non è possibile pensare diffusa, anche in relazione alla caratteristiche del precariato. Ma queste azioni servono, come sapete, a svegliare la coscienza e a riattivare la mobilitazione.
Libero Tassella - 17-12-2008
Premesso che la stipula dei contratti a tempo indeterminato è da effettuare sul 100% dei posti vacanti a seguito delle operazioni di mobilità (trasferimenti), la nostra proposta, articolata in sei punti ha lo scopo di rispondere in modo efficace all'esigenza di stabilizzazione degli organici e di lotta al precariato attraverso l'azione congiunta dello scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, trasformate in graduatorie nazionali e il varo di piano programmatico di immissioni in ruolo.
Libero Tassella - 09-12-2008
I 120 milioni di euro che il Vaticano ha reclamato per le scuole cattoliche andranno al ministro Gelmini, sarà poi questa, di concerto con il Tesoro e con il ministro degli Affari Regionali, sentita la conferenza Stato-Regioni a destinarli o alla scuola statale, cosa che non accadrà di certo o alla scuola paritaria cattolica, quello che sicuramente avverrà, come è stato ampiamente assicurato, dopo la forte levata di scudi della Chiesa, immediatamente assecondata dal governo Berlusconi, tramite Letta.
Libero Tassella - 05-12-2008
Signori ora si taglia, ora, acquisiti i pareri, peraltro non vincolanti di Camera e quello recentissimo del Senato, i tecnici ministeriali si potranno mettere all'opera o più semplicemente prenderanno il piano che avevano già concordato tra tesoro e istruzione da mesi e che tenevano chiuso nel cassetto; forse tra una fetta di panettone e un brindisi di auguri lo faranno anche vedere ai capoccia sindacali, prima che questi partano per le ferie e poi il pacco sarà completato e illustrato in pompa magna, poi a livello territoriale saranno programmate le solite conferenze di servizio affidate ai direttori regionali e rivolte ai dirigenti scolastici, assisteremo ai soliti comunicatini stampa inutili e alle solite assemblee sindacali di rito e i giornali specialistici ci inonderanno d' informazioni sul merito dei tagli; sotto l'albero quindi un bel pacco di tagli e tagliole, e i re magi ci porteranno anche gli aumenti contrattuali di Brunetta (secondo biennio), un po' di fumo d' incenso, senza naturalmente nè oro né mirra .
Insomma un Natale assai movimentato per governi, ministri, sindacalisti e affini.
Libero Tassella - 02-12-2008
Sbollita la mobilitazione tra panettone e spumante, i guai saranno in primis per i docenti precari delle scuole, che giustamente si lamentano e preoccupano nei loro forum, soprattutto per quelli che il prossimo anno, spesso alla veneranda età di 40/50 anni, resteranno disoccupati per lunghi periodi dell'anno scolastico, ma credo che nessuno potrà tirarsi fuori, visto che anche per i docenti di ruolo inizierà in primavera una operazione gigantesca di risistemazione ( riconversione) del personale docente ,attraverso gli istituti della mobilità ( soprannumerari età e trasterimenti coatti) e della riconversione professionale
Libero Tassella - 26-11-2008
Per risolvere in modo strutturale il problema del precariato docente bisogna rivedere la politica sciagurata sui tagli di organico e sull'aumento degli alunni nelle classi, che fa coppia con quelli sulla sicurezza degli edifici scolastici: gli uni colpiscono nella carne e negli affetti, gli altri nella mente e nel futuro delle nuove generazioni.

Bisogna quindi assumere, rendendo contrattualmente stabile il lavoro degli insegnanti precari, e farlo su tutti i posti vacanti negli organici, evidentemente lì dove c'è bisogno, attraverso una graduatoria nazionale di assunzioni, rivedendo per questo e da subito l'ambito territoriale, ora provinciale, della validità delle graduatorie ad esaurimento; non disperdendo quel precariato docente, vera risorsa della scuola italiana, che ha accumulato negli anni esperienze educative, didattiche, disciplinari, ad invarianza di retribuzione e con contratti instabili negli anni e a volte in situazioni di grande disagio logistico.
Libero Tassella - 24-11-2008
Per il Presidente del Consiglio si è trattato di "una fatalità drammatica", mentre per il Ministro dell'istruzione "non si può morire così, non possono succedere queste cose in una scuola". Ma i tetti delle scuole non crollano per fatalità e il Ministro parla come se ad occuparsi delle sicurezza nelle scuole, dovessero essere altri. Naturalmente nessuno pensa di colpevolizzare solo l'ultimo Governo, perché le gravi inadempienze in materia di sicurezza nelle scuole, sono da ripartire equamente tra tutti quelli che hanno governato il paese negli ultimi cinquant'anni.
Libero Tassella - 14-11-2008
L'obiettivo neanche tanto nascosto del governo Berlusconi è stato quello di dividere il fronte sindacale che già non brillava per unitarietà d'intenti; si pensi che sul pubblico impiego, nel giorno stesso del grande sciopero unitario della scuola, il 30 ottobre scorso, Bonanni e Angeletti, il primo aveva anche parlato sul palco di Piazza del Popolo, già si dividevano da Epifani, firmando in serata ( CISL e UIL) l'accordo contrattuale del pubblico impiego, da cui il recente atto d'indirizzo sul contratto scuola con la miseria prevista in termini di aumento e con la riproposta del concorsone per premiare i " meritevoli".
Non deve quindi sorprendere l'incontro recente di palazzo Grazioli di cui oggi si discute.
Bisogna rispondere e protestare contro il comportamento della CISl, è vero, ed è sacrosanto farlo, (poteste e disdette) anche se credo che la cosiddetta rappresentatività sindacale bisognerebbe presto ridefinirla con una svolta epocale, siamo ormai in un nuovo secolo e i sindacati dovrebbero rinnovarsi nella struttura e persino nel lessico.
Libero Tassella - 03-11-2008
Le recenti dichiarazioni dell'Aprea penso che lascino intravedere, se la signorina di Brescia si farà o la faranno da parte, la possibile " linea di successione", la dirigente scolastica milanese, già ANP, già responsabile scuola di FI, viceministro con la Moratti, oggi presidente della commissione cultura della camera, ha tutte le caratteristiche per subentrare alla Minerva...
Per l'avvocato bresciano non c'è certo la disoccupazione come per le sue coetanee italiane, lei è sotto l'egida del Cavaliere, quindi ci sarà un proficuo lavoro di partito e poi la candidatura al Parlamento europeo.
Libero Tassella - 30-10-2008
Credo che questa maggioranza oggi abbia fatto un gravissimo errore.
Siamo solo all'inizio e lo sciopero del 30 è solo una tappa del nostro lungo cammino.
La società civile è in movimento, c'è un fenomeno nuovissimo: la presa di coscienza degli studenti che si esprimono contro modelli culturali sociali ed economici peraltro in crisi .
Colleghi, non domandatevi per chi suona la campana essa suona per tutti noi e siamo tutti coinvolti, ora nessuno si senta escluso o si escluda.
Libero Tassella - 27-10-2008
Facciamo che la frase di Derek Bok (presidente emerito dell'Università di Harvard) diventi lo slogan della nostra protesta:
"Se l'istruzione è un costo, provate l'ignoranza"
E il 30 i sindacalisti diano l'esempio: scioperino con trattenuta.

Libero Tassella - 21-10-2008
Ecco tutte le BUGIE del Ministro dell'Istruzione Gelmini, smentite puntoper punto con DATI certi e verificabili:

1) La spesa è fuori controllo. NON E' VERO !!!! In questi anni la spesa per la scuola è costantemente diminuita. Dati MPI dicono che negli anni '90 era il 4,0% del PIL, ora è del 2,8% del PIL!!!! L'ITALIA SPENDE PER L'ISTRUZIONE MENO DELLA MEDIA dei Paesi OCSE (dati CENSIS), IN ITALIA SPENDIAMO PER LA SCUOLA: il 9,9 % della Spesa Pubblica, contro il 13,3 OCSE, come ribadito da una recentissima inchiesta OCSE (PUBBLICATA DA TUTTA LA STAMPA.)....
Libero Tassella - 20-10-2008
In 5 giorni, quasi 5mila docenti hanno inviato poco più di 235.000 e-mail ai Senatori della Repubblica, chiedendo di bloccare la conversione del disegno di legge che reintroduce il "maestro unico". In conseguenza di ciò, molte caselle di posta elettronica del Senato risultano piene e non più in grado di ricevere ulteriori messaggi. Ringraziamo quei Senatori che hanno manifestato sensibilità verso il problema, rispondendo alle e-mail e confermando il loro impegno. Naturalmente questo non è sufficiente.
Libero Tassella - 16-10-2008
Il Capo dello Stato, pressato dalle richieste di insegnanti e cittadini, che gli chiedevano di non firmare la legge Gelmini sul "maestro unico", ha risposto che un tale atto non rientra nelle sue prerogative costituzionali. A questo punto, gli unici che possono fermare la conversione in legge del decreto sono i senatori, quegli stessi senatori che nello scorso aprile abbiamo contribuito, con il nostro voto, a far eleggere. E allora perché non chiedere direttamente a loro di bloccare un provvedimento che la stragrande maggioranza degli italiani aborrisce?
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